Statuto

Statuto A.I.F.P. 

ART. 1 – Denominazione e sede 

  1. È costituito, ai sensi del D. Lgs. 117/2017, del Codice civile e della normativa in materia, l’Ente  del Terzo Settore denominato, ASSOCIAZIONE ITALIANA FEBBRI PERIODICHE, con acronimo  A.I.F.P. che assume la forma giuridica di associazione.  
  2. In conseguenza dell’iscrizione nel Registro Unico Nazionale Terzo Settore, sezione  associazioni di promozione sociale, istituito ai sensi del D. Lgs.117/2017, l’Ente, di seguito  detto “associazione”, ha l’obbligo di inserire l’acronimo “APS” o la locuzione “Associazione  di Promozione Sociale” nella denominazione sociale e di farne uso negli atti nella  corrispondenza e nelle comunicazioni al pubblico.  
  3. L’associazione ha sede legale nel comune di ROMA. Il trasferimento della sede legale  all’interno del medesimo Comune può essere deliberato dall’organo di amministrazione e  non comporta modifica statutaria, ma l’obbligo di comunicazione agli uffici competenti.  

ART. 2 – Finalità e Attività 

  1. L’associazione si propone lo scopo di riunire persone affette da Febbri Periodiche, malattie  rare genetiche quali, a titolo di esempio, la Febbre Mediterranea Familiare (FMF), la Febbre  Periodica Associata al Recettore del TNF (TRAPS), la Sindrome da Iperimmunoglobulinemia  D (HIDS), i loro parenti e tutti coloro che si occupano dei loro problemi, al fine di fornire  assistenza ed informazioni su tali patologie.  
  2. L’associazione persegue, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale  mediante l’esercizio, in via esclusiva o principale, delle seguenti attività di interesse generale  ex art. 5 del D. Lgs. 117/2017:  
  3. a) interventi e servizi sociali ai sensi dell’articolo 1, commi 1 e 2, della legge 8 novembre 2000,  n. 328, e successive modificazioni, e interventi, servizi e prestazioni di cui alla legge 5  febbraio 1992, n. 104, e alla legge 22 giugno 2016, n. 112, e successive modificazioni;  b) ricerca scientifica di particolare interesse sociale;  
  4. c) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale,  incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del  volontariato e delle attività di interesse generale;  
  5. d) riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.  

Per la realizzazione delle suddette attività, l’Associazione potrà:  

  1. Promuovere e sostenere la ricerca scientifica al fine di individuare nuove e possibilmente  risolutive terapie, sviluppando e migliorando gli approcci di prevenzione e diagnosi.  2. Favorire una più ampia conoscenza delle Febbri Periodiche e l’impiego di mezzi atti a ridurre gli  effetti invalidanti, sociali e psicologici a carico degli ammalati e delle famiglie coinvolte. 
  2. Aumentare la sensibilità dell’opinione pubblica sulle Febbri Periodiche ed i disagi causati da tali  malattie.  
  1. Stabilire una rete di comunicazione e supporto tra i pazienti e le loro famiglie. 
  2. Difendere i diritti civili, la dignità personale e di cittadino delle persone affette da Febbri  Periodiche.  

A tal fine l’Associazione si propone di:  

  1. Promuovere e sostenere la ricerca scientifica sulle cause, le cure, la prevenzione delle Febbri  Periodiche.  
  2. Agire come fonte d’informazione e aggiornamento (attraverso la pubblicazione di articoli,  l’organizzazione di corsi, convegni etc…) per il personale sanitario in generale e da stimolo alla  ricerca nei confronti del personale medico direttamente impegnato nella diagnostica e nella terapia  delle Febbri Periodiche.  
  3. Promuovere e concorrere alla realizzazione di un Registro Nazionale delle Febbri Periodiche  favorendo e stimolando una continua reciproca collaborazione fra medici e/o centri specialistici che  si occupano di tali patologie, per una maggiore conoscenza sulla epidemiologia e sulla variabilità  genetica e clinica dei casi presenti in Italia.  
  4. Promuovere sul piano nazionale l’emanazione di linee guida per una diagnosi precoce, corretta  ed accurata delle varie Febbri Periodiche.  
  5. Favorire con ogni mezzo la diffusione dell’informazione agli operatori sanitari, medici, e sociali  (anche nell’ambito di attività assistenziali già organizzate).  
  6. Curare i contatti con le Amministrazioni Pubbliche, le Autorità Sanitarie Nazionali e locali, le  Università, i Centri Ospedalieri, gli Enti e le Istituzioni pubbliche e private che perseguono fini di  interesse per le attività dell’Associazione. A tale scopo l’associazione potrà stipulare, con i soggetti  suddetti, appositi accordi o convenzioni nonché avviare rapporti di collaborazione.  7. Curare il collegamento con le Associazioni straniere ed internazionali che hanno finalità analoghe.  8. Curare i contatti con tutte le Associazioni che si occupano di malattie che hanno sintomi o danni  similari, per scambiare con esse informazioni utili relative alle attività svolte sia mediche che sociali  ed adoperarsi per l’applicazione delle leggi esistenti e per la proposizione di nuove leggi più  rispondenti alle esigenze dei malati affetti da queste patologie.  
  7. Costituire una rete di comunicazione e supporto tra malati, per mezzo momenti di incontro di  pazienti e famiglie per la condivisione di esperienze e di informazioni, anche attraverso strumenti  informatici e il web.  
  8. Aiutare gli ammalati di Febbri Periodiche ad ottenere i servizi sociali di previdenza e di assistenza  cui hanno diritto, per legge, su richiesta personale o dei congiunti.  
  9. Raccogliere finanziamenti a sostegno di questi scopi.  
  10. Avere attenzione verso situazioni di bisogno presenti sul territorio.  
  11. Le attività dell’associazione sono svolte in favore dei propri associati, di loro familiari o di  terzi avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati e delle  persone aderenti agli enti associati.  
  12. Per il perseguimento dei propri scopi, l’associazione potrà inoltre aderire anche ad altri  organismi di cui condivida finalità e metodi, nonché collaborare con enti pubblici e privati al  fine del conseguimento delle finalità statutarie. 

 

ART. 3 – Attività diverse  

  1. L’associazione può esercitare, ai sensi dell’art. 6 del D. Lgs. 117/2017, attività diverse da  quelle di interesse generale di cui al precedente articolo, a condizione che siano secondarie  e strumentali rispetto alle attività di interesse generale, e siano svolte secondo criteri e limiti  definiti dai decreti applicativi del D. Lgs. 117/2017 e dalla normativa vigente.  

ART. 4 – Destinazione del patrimonio e divieto distribuzione utili  

  1. L’associazione esclude ogni fine di lucro sia diretto che indiretto, ai sensi dell’art. 8 del D.  Lgs.117/2017.  
  2. Il patrimonio, comprensivo di eventuali ricavi, rendite, proventi, entrate comunque  denominate è utilizzato per lo svolgimento dell’attività statutaria ai fini dell’esclusivo  perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.  
  3. È vietata la distribuzione, anche in modo indiretto, di utili o avanzi di gestione nonché fondi,  riserve o capitale, comunque denominati, durante la vita dell’associazione, a fondatori,  associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali,  anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto  associativo.  

ART. 5 – Associati, procedure di ammissione ed esclusione  

  1. L’associazione è a carattere aperto e non dispone limitazioni con riferimento alle  condizioni economiche e discriminazioni di qualsiasi natura in relazione all’ammissione  degli associati; né prevede il diritto di trasferimento, a qualsiasi titolo, della quota  associativa; né collega, in qualsiasi forma, la partecipazione sociale alla titolarità di azioni  o di quote di natura patrimoniale.  
  2. Gli associati sono le persone fisiche e le associazioni di promozione sociale ai sensi del  D.Lgs.117/17 che si riconoscono nel presente statuto e fanno richiesta di adesione  all’organo di amministrazione, che delibera in merito alla prima seduta utile.  
  3. È concessa la possibilità di ammettere come associati anche altri enti del Terzo settore o  senza scopo di lucro, a condizione che il loro numero non sia superiore al cinquanta per  cento del numero delle associazioni di promozione sociale e comunque rientri nei limiti  di quanto previsto dal D. Lgs. 117/2017.  
  4. L’ammissione deliberata dall’organo di amministrazione su domanda dell’interessato. La  deliberazione è comunicata all’interessato ed annotata nel libro degli associati.  L’iscrizione decorre dalla data di delibera dell’Organo di amministrazione.  
  5. L’organo di amministrazione deve entro sessanta giorni motivare la deliberazione di  rigetto della domanda di ammissione e comunicarla agli interessati. Chi ha proposto la  domanda può, entro sessanta giorni dalla comunicazione della deliberazione di rigetto,  chiedere che sull’istanza si pronunci l’assemblea, che delibera in occasione della  successiva convocazione.
  6. Gli associati cessano di appartenere all’associazione per:  
  • dimissioni volontarie presentate all’organo di amministrazione per iscritto;  mancato versamento della quota associativa;  
  • morte (in caso di persona fisica) o cessazione delle attività o perdita dei requisiti di legge  (in caso di persona giuridica);  
  • esclusione deliberata dall’Assemblea per gravi motivi quali la contravvenzione dei doveri  stabiliti dallo statuto.  

ART. 6 – Diritti e obblighi degli associati 

  1. Gli associati hanno tra loro pari diritti e pari doveri.  
  2. Gli associati dell’associazione hanno il diritto di:  
  • partecipare alle assemblee ed esprimere il proprio voto, purché iscritti da almeno tre  mesi nel libro degli associati;  
  • godere del pieno elettorato attivo e passivo;  
  • essere informati sulle attività dell’associazione e controllarne l’andamento;  essere rimborsati dalle spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività  prestata, secondo il disposto degli organi sociali e ai sensi di legge;  
  • recedere dall’appartenenza all’associazione  
  • esaminare i libri sociali, facendone preventiva richiesta scritta all’Organo di  amministrazione.  
  1. Gli associati dell’associazione hanno il dovere di:  
  • rispettare il presente statuto e l’eventuale regolamento interno;  
  • rispettare le delibere degli organi sociali;  
  • partecipare alla vita associativa e contribuire al buon funzionamento  dell’associazione e alla realizzazione delle attività statutarie;  
  • versare la quota associativa secondo l’importo annualmente stabilito;  
  • non arrecare danni morali o materiali all’associazione.  

ART. 7 – Volontari associati e assicurazione obbligatoria  

  1. L’associazione, nello svolgimento della sua attività, si avvale in modo prevalente dell’attività  di volontariato dei propri associati e delle persone aderenti agli enti associati.  2. Le prestazioni dei volontari sono fornite in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini  di lucro né diretto né indiretto, ed esclusivamente per fini di solidarietà sociale ai sensi  dell’art. 17 del D.Lgs. 117/2017. L’attività del volontario non può essere retribuita in alcun  modo neanche dal beneficiario.  
  2. Al volontario possono essere soltanto rimborsate le spese effettivamente sostenute e  documentate per l’attività prestata, entro limiti massimi e condizioni preventivamente  stabiliti dall’associazione stessa, che in ogni caso devono rispettare i limiti stabiliti dal D. Lgs.  117/2017. 
  3. La qualifica di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro  subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l’ente di cui il  volontario è associato o tramite il quale svolge la propria attività volontaria.  
  1. L’associazione deve assicurare i volontari contro gli infortuni e le malattie connessi allo  svolgimento dell’attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso i terzi ai  sensi dell’art. 18 del D. Lgs. 117/17.  
  2. L’associazione è tenuta a iscrivere in un apposito registro i volontari che svolgono la loro  attività in modo non occasionale  

ART. 8 – Organi sociali 

  1. Sono organi dell’associazione:  
  • Assemblea degli associati  
  • Organo di amministrazione  
  • Presidente  
  • Organo di controllo (nominato al verificarsi delle condizioni di cui all’art. 30 del D. Lgs  117/2017)  
  • Organo di Revisione (nominato al verificarsi delle condizioni di cui all’art. 31 del D.  Lgs 117/2017)  
  1. Le cariche sociali sono elettive, hanno la durata di TRE anni e possono essere riconfermate;  le eventuali sostituzioni effettuate nel corso del triennio decadono allo scadere del triennio  medesimo.  
  2. Ai componenti degli organi sociali, ad eccezione di quelli dell’Organo di controllo e  dell’Organo di Revisione in possesso dei requisiti di cui all’articolo 2397, secondo comma,  del codice civile, non può essere attribuito alcun compenso, salvo il rimborso delle spese  effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata ai fini dello svolgimento della  funzione  
  3. Le riunioni potranno essere tenute anche con modalità digitali o miste secondo le vigenti  normative.  

ART. 9 – Assemblea  

  1. L’assemblea è composta dagli associati ed è l’organo sovrano. È presieduta dal Presidente  dell’associazione o, in sua assenza, dal Vicepresidente o da un Presidente dell’Assemblea  eletto dagli associati tra i suoi membri.  
  2. Deve essere convocata almeno una volta all’anno dal Presidente per l’approvazione del  bilancio e ogni qualvolta il presidente lo ritenga necessario.  
  3. È convocata mediante avviso scritto da inviare almeno 8 giorni prima di quello fissato per  l’adunanza, contenente la data della riunione, l’orario, il luogo, l’ordine del giorno e  l’eventuale data di seconda convocazione, che non potrà avere luogo prima che siano  trascorse 24 ore dalla prima convocazione. Tale comunicazione può avvenire a mezzo lettera,  fax, e-mail. 
  4. L’Assemblea è inoltre convocata a richiesta motivata di almeno un decimo degli associati o  quando l’organo amministrativo lo ritenga necessario.  
  5. I voti di norma sono palesi, tranne quelli riguardanti la nomina o la revoca delle cariche  associative, le azioni di responsabilità e nell’ipotesi in cui il Presidente lo ritenga opportuno  in ragione della delibera.  
  6. Hanno diritto di voto in Assemblea tutti coloro che sono iscritti nel libro degli associati e sono  in regola con il pagamento della quota associativa.  
  7. Ciascun associato ha un voto. Ciascun associato può farsi rappresentare in assemblea da un  altro associato, conferendo delega scritta, anche in calce alla convocazione. Ciascun  associato può rappresentare sino ad un massimo di tre associati se l’associazione ha un  numero di associati inferiore a cinquecento e di cinque associati se l’associazione ha un  numero di associati non inferiore a cinquecento.  
  8. Delle riunioni dell’assemblea è redatto il verbale, sottoscritto dal Presidente e dal segretario  verbalizzante e conservato presso la sede dell’associazione.  
  9. L’Assemblea può essere ordinaria o straordinaria. È straordinaria quella convocata per la  modifica dello statuto, per lo scioglimento e la devoluzione del patrimonio, per l’eventuale  trasformazione, fusione, scissione dell’associazione. È ordinaria in tutti gli altri casi.  
  10. L’assemblea ordinaria è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza della  metà più uno degli associati e in seconda convocazione qualunque sia il numero degli  aderenti presenti. L’assemblea delibera a maggioranza dei voti dei presenti.  
  11. L’assemblea straordinaria, in prima convocazione, delibera e modifica lo statuto  dell’associazione con la presenza di almeno il sessanta per cento degli associati e il voto  favorevole della maggioranza dei presenti, in seconda convocazione l’assemblea è valida con  la presenza di almeno un terzo degli associati e delibera con il voto favorevole dei due terzi  dei presenti.  
  12. L’assemblea straordinaria delibera lo scioglimento e la liquidazione nonché la devoluzione  del patrimonio con il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati.  
  13. Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro  responsabilità, gli amministratori non hanno diritto di voto.  
  14. L’Assemblea ha i seguenti compiti:  
  • nomina e revoca i componenti degli organi sociali;  
  • nomina e revoca, quando previsto, il soggetto incaricato della revisione legale dei  conti;  
  • approva il bilancio e, se previsto, il bilancio sociale;  
  • delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali e promuove azione  di responsabilità nei loro confronti;  
  • delibera sull’esclusione degli associati;  
  • delibera sulle modificazioni dell’atto costitutivo o dello statuto;  
  • approva l’eventuale regolamento dei lavori assembleari;  
  • delibera lo scioglimento, la trasformazione, la fusione o la scissione dell’associazione;  delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge, dall’atto costitutivo o dallo statuto  alla sua competenza. 

ART. 10 – Consiglio Direttivo  

  1. Il Consiglio Direttivo è eletto dall’Assemblea ed è composto da un numero dispari di membri  deciso dall’Assemblea tra un minimo di tre ed un massimo di quindici. La maggioranza degli  amministratori è scelta tra le persone fisiche associate ovvero indicate dagli enti giuridici  associati. Si applica l’articolo 2382 del Codice civile. Gli amministratori attuano gli  adempimenti previsti dall’art. 26 del D. Lgs. 117/2017.  
  2. Il Consiglio Direttivo governa l’associazione ed opera in attuazione delle volontà e degli  indirizzi generali dell’assemblea alla quale risponde direttamente e dalla quale può essere  revocato.  
  3. Il Consiglio Direttivo è validamente costituito quando sono presenti la maggioranza dei  componenti e delibera a maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del  Presidente, purché siano presenti e votanti più di due membri.  
  4. Il Consiglio Direttivo si riunisce, su convocazione del presidente, almeno due volte all’anno e  ogni volta che se ne ravvisi la necessità oppure quando ne faccia richiesta almeno un terzo  dei componenti. In tale seconda ipotesi la riunione deve avvenire entro venti giorni dal  ricevimento della richiesta.  
  5. La convocazione va inviata per iscritto, anche tramite e-mail, con un preavviso di almeno 8  giorni, salvo casi di eccezionale urgenza in cui il preavviso può essere più breve.  6. L’ingiustificata assenza di un consigliere a più di 3 (tre) riunioni consecutive comporta la sua  immediata decadenza automatica dalla carica. Alla sostituzione di ciascun consigliere  decaduto o dimissionario si provvede designando il primo dei non eletti o procedendo  all’elezione dei membri mancanti nella prima Assemblea utile.  
  6. Il potere di rappresentanza attribuito agli amministratori è generale. Le limitazioni del potere  di rappresentanza non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore o se non si prova che i terzi ne erano a conoscenza. 

Il Consiglio Direttivo ha i seguenti compiti:  

  • elegge, al suo interno, il presidente e il vicepresidente, il Tesoriere e il Segretario; 
  • amministra l’associazione;  
  • predispone il bilancio d’esercizio e, se previsto, il bilancio sociale, li sottopone  all’approvazione dell’assemblea e cura gli ulteriori adempimenti previsti dalla norma;
  •   realizza il programma di lavoro, promuovendone e coordinandone l’attività e  autorizzandone la spesa;  
  • cura la tenuta dei libri sociali di sua competenza;  
  • decide su l’avvio o l’interruzione degli eventuali contratti di lavoro con il personale;  accoglie o rigetta le domande degli aspiranti associati;  
  • è responsabile degli adempimenti connessi all’iscrizione nel Registro del Terzo  Settore e previsti dalla normativa vigente.  

ART. 11 – Il Presidente  

  1. Il presidente dell’associazione, che è anche presidente dell’Assemblea e dell’Organo di  amministrazione, è eletto da quest’ultimo tra i suoi membri a maggioranza di voti. Il suo  mandato coincide con quello dell’Organo.  
  2. L’Organo di amministrazione può destituirlo dalla carica a maggioranza di voti, qualora non  ottemperi ai compiti previsti dal presente statuto.  
  3. Il presidente rappresenta legalmente l’associazione nei confronti di terzi e in giudizio.  Convoca e presiede le riunioni dell’Assemblea (almeno una volta all’anno) e dell’Organo di  amministrazione (almeno due volte all’anno e comunque ogni volta che se ne ravvisi la  necessità). Svolge l’ordinaria amministrazione sulla base delle direttive di tali organi,  riferendo all’organo di amministrazione in merito all’attività compiuta.  
  4. Solo in caso di necessità può assumere provvedimenti di urgenza, sottoponendoli a delibera  dell’Organo di amministrazione nella seduta successiva e comunque entro 30 giorni.  
  5. Il Vicepresidente sostituisce il Presidente in ogni sua funzione in caso questi sia  impossibilitato nell’esercizio delle sue funzioni.  

ART. 12 – Segretario  

  1. Il Segretario eletto, collabora con il Presidente, redige i verbali delle assemblee, ne rilascia  copia a sua firma, ed ha la responsabilità di far osservare i regolamenti interni  dell’Associazione.  
  2. Il Segretario cura la stesura e la tenuta dei verbali del Consiglio Direttivo nell’apposito  registro riunioni; tiene i rapporti con l’Assemblea e conserva il registro riunioni della stessa;  provvede agli adempimenti per la convocazione dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo;  provvede inoltre alla verifica ed all’inoltro della corrispondenza. Il Segretario svolge anche le  funzioni di tesoriere (se non nominato) provvedendo alla tenuta del registro delle entrate e  delle uscite dell’associazione.  

ART. 13 – Tesoriere  

  1. Il Tesoriere esegue le disposizioni del Presidente dell’Associazione in ordine alla custodia ed  all’impiego del Patrimonio, annota su apposito libro le entrate e le uscite e redige un  rendiconto da sottoporre annualmente al Consiglio direttivo. Il Tesoriere é eletto dal  Consiglio Direttivo, anche tra l’organico dell’Associazione, dura in carica tre anni ed é  rieleggibile. 
  2. Il Tesoriere:  
  • a) cura la contabilità dell’Associazione;  
  • b) riscuote le quote sociali;  
  • c) effettua pagamenti previa autorizzazione del Presidente;  
  • d) collabora con il Presidente alla stesura del bilancio.  

ART. 14 – Comitato Scientifico  

  1. Il Comitato Scientifico è composto da un minimo di 5 membri appartenenti alla comunità  medica e scientifica che abbiano dimostrato un concreto e fattivo interesse per le Febbri  Periodiche nonché per l’assistenza ai soggetti affetti da tali patologie.  
  2. I membri del Comitato Scientifico vengono nominati o revocati dal Comitato Direttivo.  3. Il Comitato Scientifico è tenuto a:  
  3. a) essere il depositario dei dati medici e di anamnesi di tutti i soggetti affetti da Febbri  Periodiche che siano aderenti all’associazione;  
  4. b) organizzare e coordinare, eventualmente anche coinvolgendo le organizzazioni analoghe e i  medici all’estero, test di nuovi farmaci, nuovi esami da intraprendere, nuovi dati da  raccogliere, e in generale mettere a punto nuove indicazioni terapeutiche da intraprendere  congiuntamente a livello di intera Associazione;  
  5. c) appoggiare e suggerire le linee di ricerca sia in ambito nazionale che internazionale;  d) rappresentare l’Associazione nel mondo scientifico;  
  6. e) sostenere le campagne di promozione e sensibilizzazione intraprese dall’Associazione;  
  7. f) rendere disponibile, su richiesta dell’Associazione, il proprio nominativo e riferimento  completo al fine di poter essere contattato da altri medici, organizzazioni e dal pubblico in  genere;  
  8. g) tenersi costantemente aggiornato sui progressi fatti dalla ricerca internazionale riguardo alle  Febbri Periodiche e comunicarli tempestivamente all’Associazione e agli altri membri del  Comitato Scientifico;  
  9. h) rappresentare l’intera Associazione ad ogni manifestazione, convegno e gruppo di lavoro di  carattere scientifico che abbia come uno degli argomenti le Febbri Periodiche o sindromi  correlate.  
  10. i) Ogni membro del Comitato Scientifico è tenuto a:  
  11. autorizzare l’Associazione a divulgare il nome e il riferimento completo presso altri  medici, organizzazioni e presso il pubblico in genere; 

Pag. 9 di 12  

  1. tenersi costantemente aggiornato sui progressi fatti dalla ricerca internazionale  riguardo alle Febbri Periodiche e comunicarli tempestivamente all’Associazione e agli  altri membri del Comitato Scientifico;  
  2. rappresentare l’intera Associazione ad ogni manifestazione, convegno e gruppo di  lavoro di carattere scientifico che abbia come tra gli argomenti all’ordine del giorno  le Febbri Periodiche o sindromi correlate;  
  3. intervenire come esperto ad ogni incontro formativo e divulgativo organizzato  dall’Associazione, in rappresentanza dell’intero Comitato Scientifico.  
  4. j) I membri cessano di appartenere al Comitato Scientifico:  
  5. per dimissioni volontarie;  
  6. per sopraggiunta impossibilità di fornire i servizi richiesti;  
  7. per decesso;  
  8. per comportamento contrastante con gli scopi statutari;  
  9. per persistente violazione degli obblighi statutari.  

ART. 15 – Organo di controllo  

  1. L’Assemblea provvede alla nomina di un organo di controllo, solo al verificarsi delle  condizioni di cui all’art. 30 del D. Lgs 117/2017. Può essere monocratico o in alternativa  costituito da tre membri effettivi e due supplenti. Ai componenti dell’organo di controllo si  applica l’articolo 2399 del Codice civile. I componenti dell’organo di controllo devono essere  scelti tra le categorie di soggetti di cui all’articolo 2397, comma secondo, del Codice civile.  Nel caso di organo di controllo collegiale, i predetti requisiti devono essere posseduti da  almeno uno dei componenti. Laddove l’assemblea assegnasse all’Organo di Controllo anche  la funzione di Revisione Legale, tutti i componenti dovranno essere nominati tra soggetti  iscritti al Registro dei Revisori Legali.  
  2. L’organo di controllo:  
  • vigila sull’osservanza della legge, dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta  amministrazione, anche con riferimento alle disposizioni del D. Lgs. 231/2001,  qualora applicabili;  
  • vigila sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo  concreto funzionamento;  
  • al superamento dei limiti di cui all’art. 31 del D. Lgs. 117/2017, può esercitare, su  decisione dell’Assemblea, la revisione legale dei conti;  
  • esercita compiti di monitoraggio dell’osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e  di utilità sociale, avuto particolare riguardo alle disposizioni del D. Lgs. 117/2017.   attesta che il bilancio sociale, laddove redatto nei casi previsti dall’art. 14 del D. Lgs.117/17, sia stato redatto in conformità alle linee guida di cui al medesimo  articolo. Il bilancio sociale dà atto degli esiti del monitoraggio svolto dall’organo di  controllo.  
  1. L’organo di controllo può in qualsiasi momento procedere ad atti di ispezione e di controllo  e, a tal fine, può chiedere agli amministratori notizie sull’andamento delle operazioni sociali  o su determinati affari.  

ART. 16 – Organo di Revisione legale dei conti  

  1. È nominato solo nei casi previsti dall’art. 31 del D. Lgs 117/2017. È formato, in caso di  nomina, da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale, iscritti  nell’apposito registro, salvo che la funzione non sia attribuita dall’Assemblea all’Organo di  Controllo di cui al precedente articolo.  

ART. 17 – Risorse  

  1. L’associazione può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro  autonomo o di altra natura, anche dei propri associati, nel rispetto degli articoli 16, 17 e 36  del D. Lgs. 117/2017.  
  2. L’associazione si dota di apposito conto corrente stabilito dall’organo amministrativo e  intestato all’associazione.  

ART. 18 – Bilancio d’esercizio  

  1. L’esercizio sociale ha inizio il 1° gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno.  2. I documenti relativi al bilancio sono redatti in conformità a quanto previsto dal D. Lgs.  117/2017.  
  2. Il bilancio è predisposto dall’organo di amministrazione e viene approvato dall’assemblea  ordinaria entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio cui si riferisce il consuntivo. Dopo  l’approvazione in Assemblea, l’organo di amministrazione procede agli adempimenti di  deposito previsti dal D. Lgs. 117/2017.  
  3. Il Consiglio Direttivo documenta il carattere secondario e strumentale delle attività di cui  all’art. 6 del D. Lgs. 117/2017 a seconda dei casi, nella relazione di missione o in  un’annotazione in calce al rendiconto per cassa o nella nota integrativa al bilancio.  

ART. 19 – Bilancio sociale 

  1. Al verificarsi delle condizioni previste dall’art. 14 del D. Lgs. 117/2017, l’associazione redige  il bilancio sociale e attua tutti gli adempimenti necessari. 

ART. 20 – Libri sociali obbligatori  

  1. L’associazione tiene i libri sociali obbligatori ai sensi del D. Lgs. 117/2017.  

ART. 21 – Devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento 

  1. In caso di estinzione o scioglimento, il patrimonio residuo è devoluto, previo parere positivo  dell’Ufficio di cui all’art. 45 del D. Lgs. 117/2017 e salva diversa destinazione imposta dalla  legge, ad altri enti del Terzo settore, secondo le disposizioni dell’assemblea o, in mancanza,  alla Fondazione Italia Sociale.  

ART. 22 – Statuto  

  1. L’associazione è disciplinata dal presente statuto, ed agisce nei limiti del Decreto Legislativo  3 luglio 2017 n. 117, delle relative norme di attuazione e della disciplina vigente.  2. L’assemblea può deliberare l’eventuale regolamento di esecuzione dello statuto per la  disciplina degli aspetti organizzativi più particolari.  

ART. 23 – (Disposizioni finali) 

  1. Per quanto non è previsto dal presente statuto, si fa riferimento alla disciplina vigente in materia.